Non riesci a concentrarti? Probabilmente perché la tua testa è piena di inutili ronzii!
Esiste la possibilità che quest’epoca sia la più rumorosa della storia. Dai BOOM delle testate nucleari ai reattori degli aerei passando per il traffico cittadino, sorge il dubbio che sia il rumore la vera costante di quest’epoca.
Qual è il risultato sulla psiche umana? Per l’ Istituto Superiore di Sanità il danno può essere considerevole e non coinvolge solo l’apparato acustico. Ad alto volume la musica appare persino tra l’elenco di torture applicate a Guantanamo.
E’ sempre lo stesso discorso: il troppo stroppia. Ma il poco continuativo ci sta disabituando al silenzio, sia esterno che interno.
Per quello esterno la cosa migliore da fare è vivere fuori città o comprare infissi fonoassorbenti di qualità.
Per quello interno la cosa migliore è fermarci ad ascoltare. Ma è molto probabile che questo esercizio sia deleterio per la mente umana.
Prendere coscienza è un atto di dolore, che in molte occasioni parte dalla morte della propria mente.
Esagerato? Forse. Ma la teoria della serie televisiva Westworld è troppo affascinante per lasciarla cadere nel nulla.
SPOILER ALERT: In sintesi questa serie parla di un parco divertimenti dove le persone possono fare qualsiasi cosa ad androidi programmati per essere e comportarsi come umani. Pian piano questi androidi raggiungono la coscienza di sé e, secondo uno dei creatori del parco è la sofferenza ad innescare la coscienza.
L’essere umano non si comporta diversamente: il neonato a mala pena reagisce agli stimoli, pian piano le modifiche al corpo e le esperienze vanno ad innescare qualcosa al nostro interno, una voce interiore unica e personale, in grado di farci agire nel mondo tramite l’unicità che ci contraddistingue.
Quella voce interiore, con il procedere del tempo, viene seppellita da una serie di rumori, siano essi la società che ci circonda o le persone che incontriamo. Altre volte quella voce si sincronizza con l’esterno, magari per paura di essere esclusi dal mondo.
Avete mai notato che urlare per far sentire la vostra voce provoca un dolore alla gola, così come ogni qual volta provate a fare una voce che non sia vostra.
Pensate che sia così diverso per la coscienza? Il meccanismo di unificazione con il mondo non è un processo indolore né tantomeno scevro di conseguenze. E la scomparsa della nostra voce interna ci disabitua all’ascolto di quella altrui, isolandoci nel vuoto cosmico dell’esistenza solitaria.
Per cui la preghiera suprema è: Che Venga il Silenzio!
Un silenzio avvolgente, in grado di concederci la capacità di non sentirci più soli con noi stessi.
E’ da psicopatici sentire le voci? Forse. Ma sentire sé stessi, allinearsi a sé stessi, essere sé stessi è di aiuto.
I neonati si abbracciano da soli quando la mamma non c’è.
Cosa c’è di sbagliato nel fare lo stesso con il passare degli anni?