Gamification per l’educazione ad un ascolto sano
00 – Introduzione
TESTO
CAOS PURO della PUNTATA PRECEDENTE CHE, LENTAMENTE, va in Bkg
Tutta la nostra tecnologia sommerge i propri fruitori con un diluvio di stimoli al quale, in molte occasioni, non siam stati preparati. La natura fluida e multimodale dell’informazione digitale consente ai lettori online di essere immersi in un soggetto sia da un punto di vista visivo che verbale9
Ciò può essere imputato alla convergenza di più media sullo stesso supporto [ed è un dato di fatto che] in nessuna fase storica del mondo la mediasfera è stata così avvolgente. […] La mediasfera ha la stessa forza seduttiva di un demone incantatore al quale non è possibile sfuggire.
L’enfasi dei media digitali relativa ad una gestione efficiente e su larga scala dell’informazione, su un multitasking flessibile, su modi di comunicazione rapidi e interattivi e su forme di intrattenimento digitale apparentemente inesauribili incoraggia [la creazione di un inquinamento acustico inaudito prima d’ora].
CAOS PURO della PUNTATA PRECEDENTE CHE RISALE, poi va in Bkg
E’ palese che questa enfasi può risultare meno adatta per quei processi cognitivi, più lenti e che necessitano di più tempo, che sono essenziali per la vita contemplativa.
Se con lettura profonda intendiamo quella gamma di processi sofisticati che conducono alla comprensione e che includono il ragionamento inferenziale e deduttivo, le abilità analogiche, l’analisi critica, la riflessione e il discernimento, in che direzione stiamo andando come per quello che riguarda l’ascolto immersivo?
Con ascolto immersivo intendiamo quella capacità di farci coinvolgere completamente dai suoni e non risultarne esclusivamente vittima come nel caso delle notifiche.
https://www.youtube.com/watch?v=AiMbf0ovXT4 Notification Sound
Ecco, appunto.
L’ascolto immersivo si manifesta quando un nostro caro ci racconta la storia più appassionante che gli sia capitata o quando ascoltiamo lo sciabordio del mare riuscendo ad interrompere il flusso di pensieri.
Consci di cos’è l’ascolto immersivo, il nostro cervello in che direzione sta andando? Verso un ascolto profondo o verso una totale superficializzazione, a causa del caos sonoro nel quale siamo immersi?
Le neuroscienze ci dicono che il lettore esperto ha bisogno di millisecondi per una lettura profonda; un cervello giovane ha bisogno di anni per svilupparli. Entrambe queste dimensioni cruciali del tempo sono potenzialmente messe a rischio dall’enfasi pervasiva che la cultura digitale pone sull’immediatezza, sul carico informativo e su un approccio cognitivo – orientato dai nuovi media – che sposa la rapidità e può scoraggiare la riflessione sia nel leggere sia nel pensare. Possiamo dedurre che, parimenti alla lettura profonda, l’ascolto immersivo sia messo terribilmente in stallo da quest’iperstimolazione. Non abbiamo ancora la consapevolezza necessaria per avvalerci pienamente degli strumenti del web e rischiamo di farci sommergere dal mare di pop up, ipertesti, notifiche che riceviamo.
Ma non siamo qui per demonizzare nessuno: La lettura online ha la potenzialità di plasmare una mente rendendola capace di trovare efficacemente, analizzare, valutare e reagire criticamente all’informazione attraverso diverse modalità. La natura partecipativa del web potrebbe contribuire a far crescere giovani menti esperte nel comunicare, collaborare e creare in modi inediti. E la natura deittica della tecnologia – ossia la quasi istantanea creazione di nuovi modi di rappresentare l’informazione e di connetterla digitalmente – può promuovere la capacità di risolvere i problemi e l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita a vantaggio di molti.
Il problema evidenziato dalle neuroscienze cognitive, le tecnologie digitali e gli ipertesti nel dettaglio portano al rafforzamento dei rapidi spostamenti di attenzione e le molteplici fonti di distrazione della cultura digitale possono creare un corto circuito nello sviluppo dei processi di comprensione più lenti e più impegnativi sul piano cognitivo, che sono quelli deputati alla formazione della lettura e del pensiero profondi. Se si verifica un tale sviluppo monco, potremmo stare dando vita a una cultura così assuefatta a spezzoni di suoni e di pensieri da non incoraggiare né l’analisi critica né i processi contemplativi.
Parimenti, possiamo immaginare che l’ascolto immersivo risulti compromesso dall’inquinamento sonoro al quale siamo giornalmente sottoposti.
Come arginare questo grave problema emergente?
Con uno strumento efficacissimo, in grado di moderare gli effetti dell’obmedietà e della bulimia mediale: l’educazione.
Come? Aumenteremo sensibilmente le capacità interattive, immersive, popolari del podcast creando il
(in tono epico) GAME OF PODCAST
https://www.youtube.com/watch?v=AdQ3JDLlmPI game of thrones, poi Bkg
Un nuovo strumento educativo che sfrutta alcune caratteristiche della gamification e vi porterà all’apprendimento in un campo semiotico (con campo semiotico intendiamo i modi in cui le cose assumono significato), troppo spesso ignorato: il suono.
Iniziamo con il dire che ognuno di noi può lavorare sull’Attenzione Selettiva, ovvero sulla capacità di selezionare tra tutte le informazioni che in un dato istante colpiscono i nostri organi di senso (stimoli esterni) e/o i nostri ricordi (stimoli interni) consentendo soltanto ad alcuni di accedere ai successivi stadi di elaborazione. È la capacità di concentrarsi ed elaborare in modo privilegiato le informazioni rilevanti per gli scopi che perseguiamo.
https://www.youtube.com/watch?v=AiMbf0ovXT4 Notification Sound
Un ottimo metodo per concentrarci e lavorare sull’Attenzione Selettiva è disattivare le notifiche, almeno in certi momenti della giornata, dove ne si può fare a meno.
https://www.youtube.com/watch?v=AiMbf0ovXT4 Notification Sound
Perché non è che le notifiche significhino che siam sempre desiderati, ma che siamo in troppi gruppi whatsapp e che i nostri cari non han di meglio da fare che inoltrarci tutte le cagate (https://www.youtube.com/watch?v=YYkXyw86y90 Da censurare) che trovano online
https://www.youtube.com/watch?v=AiMbf0ovXT4 Notification Sound
https://www.youtube.com/watch?v=NfuiB52K7X8 Pen Pinapple Apple Pen
Se nel precedente podcast ci siamo concentrati a ridare dignità ad una profonda ingiustizia epistemica e ci siamo imbattuti in uno dei mali di questo mondo, il caos mediale assoluto, in questo podcast impareremo a discernere ciò che è puramente digitale da ciò che ha un’origine reale nel tentativo di alfabetizzare gli ascoltatori al suono.
Cercheremo di farvi imparare in modalità multidirezionale, attraverso la percezione e l’azione, dunque tramite esperienza.
Comprenderete le essenze più profonde dei suoni virtuali, di quelli registrati dal vivo, ma che riproducono altro e quelli degli oggetti rappresentati, oppure voci vere e voci artificialmente prodotte
Iniziamo?
https://www.youtube.com/watch?v=CoMq9_qHjO8 Insert Coin
In cosa ve la cavate meglio?
Se preferite i Suoni Ambientali andate al podcast 01 – Suoni Ambientali
Se preferite le voci umane andate al podcast 02 – Voci Umane
BIBLIOGRAFIA
- F. Antinucci, Parola e immagine. Storia di due tecnologie, Laterza, Roma-Bari 2011
- G. Debord, La società dello spettacolo, Massari Editore, 1992
- J. P. Gee, Come un videogioco. Insegnare ed apprendere nella scuola digitale, Raffaello Cortina Editore
- G. Pezzano, D1git4l-m3nte. Antropologia filosofica e umanità digitale, FrancoAngeli, Milano 2024
- Platone, Sofista
- R. Simone, Presi nella rete. La mente ai tempi del web, Garzanti, 2012
- M. Wolf, L’importanza della lettura profonda, Che cosa servirà alla prossima generazione per leggere in modo riflessivo, sia su carta che online?, dicembre 2015