Cercate un compagno di Sbronze, che vi racconti storie sulla vita?
La persona più adatta è di sicuro il Barney Panofsky de “La Versione di Barney”.
Mandate a stendere Bukowski e iniziate a citare delle vere metafore sulla vita con questo maestro alcolizzato!
SIGLA: Io regalo esclusivamente libri.
Qualcuno potrebbe pensare “Oh, ma così ti risolvi tutti i problemi”
E invece no: trovare il libro adatto per qualcuno è più difficile che infilare il filo nella cruna dell’ago al primo colpo
E più vuoi bene al destinatario del regalo più la situazione si complica.
Nel regalare un libro il parametro che mi guida maggiormente è: lo rileggerei?
Con centinaia di milioni di titoli che ci aspettano, quali libri sono così appassionanti da dover essere riletti?
Per Nabokov non esiste la lettura, ma solo la rilettura. Ma quanti libri voi avete riletto?
Se non l’avete mai ri-letto (leggerlo semplicemente non gli renderebbe merito) La Versione di Barney di Mordecai Richler merita una rilettura.
Mordecai Richler ha scritto un personaggio quasi tangibile, Barney Panofsky, il Barney de “La Versione di Barney”. Io lo vedo, al bancone di un bar mentre guarda l’ennesima partita di hockey. Me lo vedo, sconvolto dai fumi dell’alcool, mentre sviene di fianco al suo letto e sbatte la faccia rovinosamente. Me lo vedo mentre si addormenta con un sigaro acceso trattenuto tra le dita ingiallite. Me lo vedo mentre ignora ogni aspetto deleterio della vita che si è scelto con un ironia sprezzante e un malcelato disprezzo nei confronti di ogni autorità.
Vedo Barney perché Barney è incredibilmente reale.
Incredibilmente, nel senso che fatico a credere di non poterlo incontrare, a non potermi prendere una birra con lui chiacchierando degli amori perduti.
Lasciando l’ultima parola ai critici di professione, credo che raramente nella storia della letteratura sia stato costruito un personaggio in maniera così efficace.
E’ un romanzo d’amore? Si e no… Si perché il libro è diviso in 3 parti, una per ogni moglie di Barney. No perché il focus non è l’amore, ma Barney.
E vedere Barney portato sul grande schermo è stato un colpo al cuore: perché il film che ne è stato tratto semplicemente non è all’altezza.
Nonostante un Paul Giamatti che fa il possibile, una Rosamund Pike da sposare e il tentativo di rendere appieno la trama, il film non può rendere appieno il personaggio.
https://www.youtube.com/watch?v=BtR-JJ60HlY 0.30 – fin, da Tagliare
Questa scena, per quanto semplice e d’impatto, non può rendere il rapporto tra Barney e la terza moglie Miriam.
Forse perché quel rapporto non può essere altro che immaginato.
Dunque, a chi potete regalare questo libro?
Ai ri-lettori. Quella rara categoria di persone che può amare la rilettura di un libro pur sapendo perfettamente come vada a finire.
Anche i ri-lettori inconsapevoli possono essere le persone adatte alle quali regalare questa storia. Come riconoscerli? I segnali sono semplici: sono quelle persone che hanno visto più di una volta il loro film preferito, che si fermano sempre a osservare lo stesso quadro nel museo dove lavorano, che corrono dandosi il ritmo con la stessa canzone di sottofondo, che chiedono lo stesso panino nello stesso bar seduti allo stesso posto da anni e ne sono completamente assuefatti.
Chi è che non dovrebbe leggere questo libro?
Chi vuole una totale coerenza tra fabula e intreccio: questo libro vuole raccontare la storia di una vita vissuta e quando mai la vita è coerente?
La versione di Barney di Mordecai Richler è quella sigaretta accesa una volta all’anno, di nascosto, un piacere da godersi anche se nocivo.